Rapporto CER 3/2024

Dopo il rimbalzo post-pandemico del 2021 l’economia mondiale è entrata in una fase di progressivo rallentamento. Questo è avvenuto in un contesto caratterizzato da tensioni internazionali, instabilità nei mercati energetici e politiche monetarie divenute restrittive per contrastare l’inflazione. Sebbene la crescita dei prezzi si sia attenuata, il panorama internazionale rimane incerto. Le stime del Fondo Monetario Internazionale prevedono una crescita globale moderata nel medio termine, non dissimile a quella degli anni Dieci. I paesi emergenti continuano a essere il motore dell’economia mondiale, ma con tassi di crescita inferiori rispetto ai decenni precedenti, indicando un rallentamento del processo di convergenza economica avviato dalla globalizzazione dagli anni Novanta.
Tre anni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la volatilità dei mercati delle materie prime è diminuita e i prezzi dell’energia si sono stabilizzati su livelli più alti rispetto al periodo pre-conflitto. Nel contempo, i prezzi dei metalli mostrano tendenze al rialzo, influenzati dai cambiamenti tecnologici legati alla transizione energetica.
Anche il commercio internazionale ha subito una decelerazione tra il 2021 e il 2023 e il lieve recupero osservato nel 2024 non ha riportato la dinamica degli scambi di beni e servizi al di sopra di quella della produzione mondiale, confermando il rallentamento della globalizzazione già emerso con la crisi del 2008.

 

Rapporto CER 3/2024