BILANCIO DI FINE ANNO: LE STIME DEL CER
Il processo di decarbonizzazione italiano prosegue, ma con ritmi in decelerazione. Nel 2024 stimiamo che le emissioni di gas serra dell’Italia si siano ridotte del 3%, con una ripresa dei consumi di fonti fossili nel secondo semestre 2024.
La domanda di energia sarebbe nel complesso aumentata dello 0,2%, coperta con un ulteriore incremento delle fonti rinnovabili (+7,3%), con variazioni contenute del gas naturale (+0,5%) e del petrolio (+0,8%) e a fronte di una robusta flessione dei consumi di carbone (-53,1%), scesi ormai all’1,6% dei consumi complessivi. La copertura da fonti rinnovabili sarebbe così salita al 22% dei consumi interni lordi di energia, mentre sarebbe sceso al 70,2% l’approvvigionamento dall’estero.
Tra le fonti fossili, i consumi di gas naturale hanno interrotto dopo due anni la loro flessione, complice una maggior domanda da parte delle famiglie (+1,6%) e dell’industria (+1,4%). Il consumo di petrolio è stato sostenuto dalla maggiore domanda di benzina (+3,2%) e kerosene (+6,3%).
Dal lato delle fonti energetiche ad impatto ambientale zero, la potenza installata è salita a 76,6 GW (+7,5 GW), trainata prevalentemente dall’incremento del fotovoltaico (+6,8 GW). Questo ha portato la produzione da rinnovabili a 128,7 TWh, segnando un incremento del 13,7% rispetto al 2023. L’idroelettrico si è confermata la principale fonte di energia pulita (40,5% della produzione rinnovabile), seguito dal solare (28%) e dall’eolico (17,2%).