I dati di dicembre 2015 del sistema bancario italiano mostrano un rallentamento delle sofferenze. Questo dato è confortante visto che i recenti crolli sui mercati finanziari sono collegati proprio al livello dei crediti dubbi. La rischiosità del credito pare esser arrivata al punto di massimo.
Per quel che riguarda gli impieghi, i dati di dicembre sono in linea con quelli del mese precedente. Rimane in territorio negativo, seppur di poco, la variazione complessiva del credito all’economia reale, a causa di una contrazione ancora evidente degli impieghi alle imprese.
Per quel che riguarda le sofferenze lorde, nel mese di dicembre si sono registrati miglioramenti in tutte le variazioni delle varie componenti. Lo stock rimane superiore ai 200 miliardi, ma il trend di crescita è in marcato rallentamento.
La raccolta bancaria continua a contrarsi, negativamente condizionata dalla perdurante contrazione delle obbligazioni bancarie e dal ridimensionamento dei depositi a durata prestabilita. Rimane positivo l’andamento dei depositi in conto corrente.
La liquidità attinta dalle banche presso la Banca d’Italia si è ridotta di 7,3 miliardi tra dicembre 2015 e gennaio 2016. L’ammontare delle MRO si è ridotto di 2,9 miliardi, mentre le LTRO sono calate di 4,4 miliardi.
Per quel che riguarda i tassi di interesse, il mese di dicembre ha mostrato una lieve crescita di due tassi (emissione obbligazioni e prestiti alle imprese), mentre gli altri tassi si sono ulteriormente contratti. I tassi segnano tutti valori inferiori rispetto a fine 2014.
Infine, a dicembre 2015 la raccolta dei fondi comuni aperti si conferma positiva (+3,0 miliardi). Il 2015 si è chiuso, come si era prospettato, con una raccolta positiva pari a poco più di 90 miliardi.