Nei nuovi documenti governativi, redatti in ottemperanza alle regole del semestre europeo, le analisi sulla crescita economica sono demandate al Piano Nazionale di Riforme. Nel Piano dovrebbero essere indicate le misure di cui i governi intendono avvalersi per rafforzare le prospettive di sviluppo, nell’ottica di un permanente risanamento dei conti pubblici.
In quest’ambito, il PNR italiano contiene un importante esercizio di simulazione, volto a stimare gli impatti delle riforme sulla crescita. L’aspetto curioso è che il contenuto programmatico del PNR sia a dir poco esiguo, cosicché l’esercizio di simulazione altro non fa che sistematizzare ex-post alcune delle azioni già intraprese. Una scelta che da una parte sembra rispondere a esigenze di concretezza e prudenza, ma che dall’altra parte si trasforma in una sorta di auto celebrazione di quanto già fatto. Il secondo aspetto curioso è che lo stesso PNR sembra valutare il già fatto come assolutamente modesto in termini di impatti sulla crescita.