Pochi dati bastano a dar conto di quanto il contesto economico internazionale sia fosco. Dalla seconda metà dello scorso anno, tutte le principali economie occidentali e il Giappone sono scivolate in recessione. Pesa innanzitutto l’indebolimento diffuso dei consumi, in particolare quelli americani che hanno registrato la peggiore performance da trent’anni a questa parte. Pesa, dopo la prolungata e profonda caduta del comparto residenziale, il rallentamento degli investimenti produttivi frenati dal progressivo deteriorarsi delle prospettive a medio termine. É infatti seriamente peggiorato il clima di fiducia generale tanto delle famiglie che delle imprese: l’indice dei responsabili all’acquisto delle aziende americane punta in direzione di una recessione profonda ed è al minimo dal giugno del 1980 – quando l’economia mondiale veniva investita del secondo shock petrolifero – mentre l’indice riferito alle famiglie europee segna il record negativo dal 1985.