Rapporto Congiunturale 4/2004

Il 2004 della congiuntura economica internazionale si è chiuso con un dato relativamente confortante ed uno, invece, preoccupante. Il primo è che il prezzo del petrolio, dopo aver superato i 50 dollari/barile, nell’ultimo bimestre dell’anno ha invertito la rotta ed è sceso in dicembre vicino quota 35, salvo poi recuperare in parte quando l’Opec ha annunciato un taglio della produzione (oggi siamo sui 40 dollari/barile). A questo raffreddamento hanno contribuito diversi fattori, quali la riduzione delle posizioni speculative, le notizie meno preoccupanti del previsto sulla condizione delle riserve americane, l’assenza di grossi sabotaggi delle infrastrutture irachene e saudite e, non ultimo, un principio di decelerazione nel ciclo economico internazionale. Sebbene i prezzi attuali non possano dirsi bassi (e il mercato li conferma fino al 2007) né tanto meno al riparo da bruschi scossoni (i margini della capacità produttiva Opec sono esigui), rimane che l’estrema tensione che si era creata all’inizio dell’autunno sembra per ora essersi allentata.