Superata la metà dell’anno, il ciclo economico internazionale sembra pronto ad accorciare il passo. L’ipotesi oggi prevalente è di un rallentamento moderato, ordinato e diffuso a tutte le principali economie: seguendo una traccia già visibile nella contabilità del secondo trimestre, gli Stati Uniti dovrebbero scendere al di sotto del potenziale e planare verso un’espansione al 2,5 per cento; Europa e Giappone seguirebbero, rimandando a tempi migliori le velleità di rapida accelerazione intraviste tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. Nel frattempo, rientrerebbero anche quelle modeste pressioni sui prezzi al consumo americani ed europei che si erano intraviste nei mesi primaverili (le inflazioni rimarrebbero saldamente ancorate al 2-2,5 per cento).