Rapporto Congiunturale 2/2006

In primavera i mercati finanziari internazionali hanno presentato un umore variabile, come da tempo non facevano. Le principali borse mondiali hanno registrato escursioni importanti, nell’ordine dei 10-15 punti percentuali, e pressoché azzerato i guadagni da inizio anno; anzi, taluni indici azionari sono addirittura scivolati in territorio negativo, come esempio il Nasdaq americano e il Nikkey giapponese che da gennaio hanno perso rispettivamente per il 2 e il 5 per cento. Sebbene sia prematuro annunciare una definitiva inversione di tendenza del trend di crescita partito all’inizio del 2003, questo passaggio a vuoto evidenzia un certo disagio dei mercati di fronte ai recenti aumenti dei tassi di interesse ufficiali, soprattutto quello americano che la Federal Reserve, con tre nuovi interventi da un quarto di punto, ha portato al 5,25 per cento, praticamente il doppio rispetto a quello europeo (nel frattempo la Bce è salita al 2,75 per cento).