Bastano poche cifre per descrivere la fase critica e incerta che sta attraversando il ciclo internazionale, stretto tra un sensibile rallentamento della crescita delle maggiori economie occidentali, un incremento diffuso delle inflazioni, un peggioramento delle condizioni di salute dei mercati finanziari.
Sulla scia dell’indebolimento registrato a fine 2007, caratterizzato per la prima volta dal 2005 da una contrazione della domanda interna, la crescita statunitense nella prima metà dell’anno sarà nella migliore delle ipotesi vicina allo zero e nella peggiore negativa. A fronte di una possibile recessione americana, l’Europa sopporterebbe invece un rallentamento più pesante di quello scontato fino a qualche mese fa e chiuderebbe l’anno con un’espansione vicina (probabilmente per difetto) all’1,5 per cento.