Rapporto Cer 6/1995

In paesi come l’Italia, alle prese con li problema di un urgente riequilibrio dei conti pubblici, la politica fiscale affronta con margini particolarmente stretti il consueto dilemma tra obiettivi di gettito e finalità redistributive.
Nell’attuale difficile fase, infatti, le decisioni in campo tributario tendono a privilegiare le misure in grado di produrre rilevanti effetti quantitativi sulle entrate pubbliche, mentre restano in ombra gli interventi diretti a garantire una distribuzione dei prelievo più equa e più efficiente.
Il conflitto tra queste due fondamentali finalità della politica fiscale emerge con maggiore evidenza a livello settoriale, allorché l’incidenza del fisco, indotta dal l’esigenza di produrre gettito, può alterare le condizioni di competitività e di allocazione delle risorse.
Il caso del settore dei trasporti e del ruolo del fisco è affrontato nel presente rap orto con lo scopo di esaminare la situazione italiana ponendola a confronto con le realtà e le scelte che, con riguardo ai trasporti, emergono nei principali paesi occidentali.
Del resto, il processo di liberalizzazione in atto nel settore è una «via di non ritorno» che richiede una incisiva azione pubblica – anche con l’utilizzazione degli strumenti fiscali – per il mantenimento e il riequilibrio delle condizioni di competitività tra gli operatori.