Rapporto Cer 6/1990

La politica di bilancio avviata con le disposizioni approvate sul finire del 1990 (legge finanziaria, bilancio dello Stato e provvedimenti di «accompagnamento») è caratterizzata, tra l’altro, dalla necessità di conseguire aumenti rilevanti di gettito tributario, idonei a riportare l’andamento del fabbisogno di finanziamento del settore pubblico entro i limiti dichiarati.
Nella ricerca di fonti di gettito, considerati probabilmente i numerosi vincoli alla politica tributaria, un posto di rilievo è stato attribuito in questa occasione alla tassazione delle imprese; più che alla modifica delle aliquote o degli elementi che concorrono alla definizione abituale dell’imponibile, si è fatto ricorso a provvedi menti che, almeno in prima approssimazione, si possono definire «straordinari»: la rivalutazione dei beni d’impresa e la «liberazione» dei tondi accantonati in sospensione di imposta. In realtà, si è anche provveduto ad aumentare (dal 46,368 al 47,826 per cento per le società di capitali) l’aliquota complessiva della tassazione del reddito di impresa, tecnicamente attraverso la riduzione (dal 100 per cento al 75 per cento) della deducibilità dell’IIor dall’imponibile lrpeg o lrpef.