Due fattori influenzano la nostra valutazione relativa alle prospettive economiche per il 2001. Agisce in senso meno favorevole alla crescita l’evoluzione del quadro internazionale: l’aumento del prezzo del petrolio, il rialzo dei tassi di interesse in Europa, il rallenta mento dell’economia statunitense contribuiscono a rendere l’ambiente meno espansivo di quanto non sia stato nel corso del 2000. Spinge invece in direzione di una maggiore crescita la manovra di finanza pubblica: come in altri grandi paesi europei, anche in Italia la politica di bilancio è stata orientata a restituire al sistema privato importanti risorse finanziarie, principalmente attraverso una riduzione della pressione tributaria e contributiva.
La legge finanziaria sta subendo importanti modifiche nel suo percorso parlamentare. Restano tuttavia invariati gli importi complessivi indicati nella versione originaria, che è quella considerata in questo rapporto. L’alleggerimento fiscale sale dai 13.800 miliardi già concessi per il 2000 agli oltre 36 mila miliardi del 2003. Le risorse derivano da un andamento delle entrate superiore a quanto richiesto per il rispetto degli obiettivi di indebitamento fissati in sede europea. I provvedimenti di alleggerimento fiscale vengono comunque attuati in concomitanza a misure di contenimento della spesa corrente, in particolare degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche. Nelle valutazioni ufficiali, i provvedimenti correttivi dovrebbero ridurre l’indebitamento di 9 mila miliardi nel 2001, di 7.600 miliardi nel 2002, di quasi 8.800 nel 2003.