Rapporto Cer 5/1989

In questo rapporto autunnale, come di consueto, si esaminano i preconsuntivi per l’anno e le conseguenze della manovra di politica economica proposta dal Governo con il bilancio, la legge finanziaria e, questa volta, con una serie di provvedimenti ad essa collegati. Il rapporto, tuttavia, dedica specifica attenzione anche ad altri temi, che sono parsi di particolare interesse: le innovazioni nella disciplina del processo di bilancio, introdotte con la legge 362/1988 di modifica alla legge 468/1978, che hanno trovato una prima applicazione quest’anno; la natura del processo di espansione di investimenti nelle principali economie industrializzate; alcuni problemi della politica monetaria nel 1988, che si potranno riproporre nel 1989. Il capitolo primo è dedicato al primo di questi temi. Vi vengono anzitutto descritte le modifiche normative che hanno trovato applicazione nella manovra per il 1989. Il collegamento di questa con il documento di programmazione economico-finanziaria, che recepiva il «piano di rientro» proposto dal Governo per pervenire a un graduale arresto delle crescita del rapporto fra debito e prodotto, pone numerosi problemi, tuttora irrisolti: la pluralità dei conti a cui ci si può riferire rende ambigua la definizione degli obiettivi e impedisce pertanto di identificare strumenti certi per raggiungerli; ulteriori difficoltà derivano dalla varietà dei termini di confronto per valutare la manovra di bilancio, conseguente ai diversi tempi di redazione dei di versi documenti previsti dalla nuove procedure. L’adozione di una regola sostanziale di bilancio per il controllo della spesa di competenza, come quella (detta del 14%) che si è tentato di applicare per il 1989, pone altri problemi: scelta della base di riferimento; definizione di voci omogenee a cui applicare la regola, che ha reso necessaria un’opera di riclassificazione. Si argomenta poi che la semplice applicazione di una regola come quella del 14% provoca una struttura dei flussi difforme da quella posta come obiettivo e non riesce a incidere sulle causò di fondo di espansione della spesa. Un esame della versione programmatica del bilancio 1988 e di quella che incorpora gli effetti della manovra di bilancio per il 1989 mostra comunque l’insufficienza di manovre annuali per un riequilibrio duraturo della finanza pubblica: una conclusione che sarà confermata nell’esercizio di previsione.