Rapporto CER 4/2009

Quando il Senato USA, all’unanimità, respinse la proposta del presidente Clinton di ratifica del Protocollo di Kyoto, e dopo che nel dicembre 2000 si era consumata la rottura tra USA e Europa in occasione della Sesta Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione Quadro sui cambiamenti Climatici (COP 6) dell’Aja, la comunità internazionale avrebbe dovuto ricercare una strada diversa da quella del Protocollo per affrontare l’emergenza globale dei cambiamenti climatici: questo avrebbe dovuto essere in particolare l’obiettivo dell’Unione Europea, che aveva la leadership internazionale sui cambiamenti climatici.
Era necessario prendere atto che senza la partecipazione della più grande economia mondiale, con i maggiori consumi energetici e le maggiori emissioni, la dimensione globale del Protocollo veniva significativamente ridimensionata e gli effetti ambientali attesi sarebbero stati ri-dotti a un valore più che simbolico.
Senza considerare che l’uscita degli USA dal Protocollo rendeva impraticabile la prospettiva di un qualche impegno da parte delle grandi economie emergenti di Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa…..