A quindici anni dall’avvio del processo di privatizzazione l’ormai ridotta galassia delle imprese partecipate dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) non sembra ancora aver trovato un assetto definitivo. Finita l’era dei grandi collocamenti e venute meno la necessità e la possibilità di fare cassa rapidamente, si avverte oggi sempre più l’esigenza di definire in modo compiuto quale debba essere il ruolo delle imprese statali e quale debba essere il modello di governance da adottare.
Tra le aziende partecipate dal MEF si può oggi trovare di tutto: colossi che operano sul mercato come Eni ed Enel, aziende di servizi al pubblico come Poste Italiane e Ferrovie dello Stato, società di servizi per la pubblica amministrazione (PA) come la Consip, società immobiliari come Eur S.p.a., e anche soggetti che si collocano a metà tra l’agenzia e l’authority come l’Anas. Si tratta di imprese che perseguono le finalità più diverse, con ruoli e meccanismi di governance e controllo non sempre definiti.