Come di consueto, il Cer dedica il suo rapporto autunnale ad un’analisi dei provvedimenti di finanza pubblica contenuti nella legge finanziaria e nei documenti ad essa collegati. La valutazione della manovra di bilancio tiene conto del deterioramento delle prospettive di crescita, che ha qualche motivazione esterna, ma è in maggiore misura indotto dal deludente andamento delle componenti interne del reddito. Tenuto conto dei due fattori, il Cer stima ora un incremento del PiI dell’i ,6 per cento nel 1998 ed un ritorno su valori di sviluppo superiori al 2,5 per cento solo nel 2001. lI ridimensionamento delle prospettive di crescita è dunque marcato, sia rispetto al le previsioni elaborate in precedenza dal nostro istituto, che in relazione alle ulti me e già meno ottimistiche stime adottate dal governo in sede di predisposizione dei documenti di bilancio. Ciononostante, prosegue nel triennio la riduzione dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in percentuale del pro dotto e restano marginali gli scostamenti dagli obiettivi di finanza pubblica indicati in sede europea.