Rapporto Cer 4/1997

Nel corso dell’ultimo anno il dibattito sulla riforma dello Stato sociale nel nostro paese è andato allargandosi e approfondendosi, certo sull’onda delle note esigenze di rientro della finanza pubblica, ma anche in relazione a una sempre più diffusa consapevolezza del fatto che la stessa realizzazione degli obiettivi di equità e di progresso civile sottostanti al sistema di welfare richiede ormai di ridisegnarne l’assetto e le forme organizzative. Da questo punto di vista, anzi, la cogenza del vincolo di bilancio – almeno fino a quando il «dividendo dell’Europa» non avrà decongestionato la situazione di finanza pubblica e liberato, come è auspicabile, un ammontare significativo di risorse – può costituire comunque l’occasione per prendere coscienza dell’importanza di potenziare efficienza ed efficacia degli istituti del welfare.
Con questo rapporto il Cer intende fornire un contributo al dibattito, mettendo a fuoco alcuni dei più rilevanti effetti distributivi dello Stato sociale come è andato configurandosi nel nostro paese e suggerendo linee di riforma volte a migliorare la controllabilità dell’impatto distributivo e ad allargare, nel rispetto di un vincolo di spesa complessiva, la platea dei cittadini coinvolti nei circuiti di fruizione dei servizi.