Come è consuetudine, questo Rapporto autunnale del CER esamina la manovra di bilancio che viene proposta dal Governo con la presentazione alle Camere del Bilancio dello Stato, della legge finanziaria e di altri provvedimenti integrativi e ne considera gli effetti, che vengono incorporati nella previsione per il prossimo biennio. La mutevolezza delle decisioni governative e parlamentari è sempre causa di obsolescenza delle previsioni che sono condizionate a determinate misure di politica economica. In questa occasione, tuttavia, tanto rapido è stato il ripensamento delle autorità di Governo, da rendere il Rapporto obsoleto quando era ancora in corso di stampa. I principali personaggi – la legge finanziaria e i provvedimenti tributari – sono usciti di scena, richiamati all’improvviso tra le quinte da chi li aveva creati, col proposito di dare ad essi un nuovo volto. Facendo prevalere il senso civico sulla frustrazione di chi ha lavorato su ipotesi vissute lo spazio di un mattino, possiamo dire: meglio così. Lo diciamo in base all’analisi condotta in questo Rapporto; e traiamo mediocre consolazione ricordando che le previsioni di Cassandra non si avverano proprio quando esse sono ascoltate.