Rapporto CER 4/2022

Confermiamo in questo Rapporto la previsione di crescita dello 0,8% dell’economia italiana nel 2023 e dell’1,3% nel 2024. Per il 2025 l’incremento da noi atteso è pari all’1,2%. Con riferimento al solo 2023, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, la nostra previsione si colloca al di sotto di quella della Commissione europea, appena rivista al rialzo (+1,2%). Pur in presenza di evoluzioni congiunturali migliori di quelle di fine 2022, riteniamo che i molti elementi di incertezza, nazionali e internazionali, ancora non consentano una revisione di tale portata.

Il principale fattore di dubbio riguarda l’attuazione del PNRR, a cui nella nostra stima è associato un incremento del 25% degli investimenti pubblici nel 2023 (dopo la flessione del 6% del 2022). La riprogrammazione dell’intero Piano, annunciata dal Governo ma non ancora definita nei suoi aspetti concreti, e l’adozione di una nuova governance, introdotta col DL 13/2023 ma anch’essa al momento non operativa, hanno interrotto il percorso attuativo del PNRR, mentre è stata sospesa l’erogazione della terza tranche di risorse (19 miliardi). L’intenzione espressa dal Governo è di rivedere le priorità assegnate ai singoli progetti, di ridurre la dispersione di risorse su un numero troppo elevato di investimenti di piccola taglia, di portare alcune misure nell’ambito della politica di coesione, di limitare l’azione infrastrutturale alle sole opere effettivamente realizzabili e forse di reindirizzare i fondi che si renderanno disponibili su incentivi diretti alle imprese. In sostanza, l’intero Piano verrebbe riscritto a macchina in corsa, ossia con le singole Amministrazioni già impegnate sulla precedente versione e con molte procedure comunque già avviate.