Il processo di globalizzazione ha evidenziato latenti elementi di fragilità nel corso della pandemia. Il superamento dell’emergenza sanitaria ci consegna infatti conseguenze inattese per l’interruzione delle catene globali del valore e per l’intasamento dei traffici marittimi, che si traducono oggi in vere e proprie strozzature dal lato dell’offerta e quindi in un brusco aumento delle aspettative di inflazione. Il fatto rilevante è che questi elementi di frattura non sono riconducibili alla sola asincronia del ciclo pandemico fra singoli paesi, bensì a scelte di politica economica e sanitaria rivelatesi molto diverse nelle principali aree e tali da aver interrotto quell’omogeneità di scelte che è il terreno di coltura della globalizzazione. Quali che siano le ragioni che hanno portato i grandi paesi a seguire politiche diverse per il contrasto della pandemia, obiettivo di questo Rapporto è di fare il punto sulle condizioni del commercio mondiale nel post-Covid, ritenendo che le discontinuità che stiamo oggi osservando possano avere natura strutturale e condizionare gli scambi commerciali dei prossimi anni.