Rapporto CER 4/2018

Il ciclo dell’economia mondiale è entrato in una fase di rallentamento. I primi segni di decelerazione sono apparsi nella seconda parte del 2018, ma le stime per l’anno in corso confermano il peggioramento delle prospettive. Il rallentamento appare complessivamente più marcato nei paesi sviluppati, e in particolare in Europa (Germania e Italia), mentre tra i paesi emergenti e in via di sviluppo si contrappongono, da una parte, la decelerazione dell’Asia, dall’altra, andamenti migliori in America Latina e in altre aree. Nel complesso, il divario di crescita tra le economie emergenti e in via di sviluppo e quelle avanzate – una misura della “grande convergenza” resa possibile dalla globalizzazione – torna a crescere, dopo essere diminuito negli anni della crisi.
Gli scambi internazionali hanno manifestato un rallentamento più marcato di quello della produzione, confermando la tendenza alla riduzione della loro elasticità apparente rispetto al reddito. Oltre a fattori ciclici, legati alla composizione della domanda aggregata, questo fenomeno va riflettendo le tensioni e le incertezze nelle relazioni commerciali internazionali, segnate dal fallimento dei negoziati multilaterali e dalla crisi dell’Organizzazione mondiale del commercio, dall’indebolimento della spinta a concludere accordi preferenziali, dal riemergere diffuso di pratiche protezionistiche, malgrado qualche segno distensivo emerso negli ultimi mesi.