Il 2010 si chiude con un rallentamento dell’economia mondiale. Per l’Italia stimiamo per l’ultimo trimestre una variazione congiunturale nulla del Pil e un dimezzamento del saggio di crescita della produzione industriale (dall’otto al quattro per cento). Le attese di irrobustimento della congiuntura, espresse anche nel nostro precedente Rapporto, non si sono dunque materializzate e il risultato medio annuo (uno per cento secondo il nostro pre-consuntivo) torna in linea con le previsioni formulate nella Ruef (Relazione Unificata sull’Economia e la Finanza Pubblica) dello scorso aprile. In deterioramento sono le prospettive per gli anni a venire, con saggi di crescita del Pil che il nostro esercizio di previsione colloca allo 0,7 per cento nel 2011, allo 0,9 nel 2012 e all’1,2 nel 2013. Non ci sembrano, al momento, conseguibili gli obiettivi di crescita del 2 per cento assunti, fin dal 2012, dai documenti programmatici del governo.