Rapporto Cer 3/1999

Un altro anno difficile si sta concludendo. Secondo le stime del Cer, nel 1999 la crescita dell’economia italiana raggiungerà appena l’1 ,1 per cento; per il terzo anno consecutivo si regi strerà un abbassamento del tasso di sviluppo. Si sono inoltre manifestati alcuni elementi di fragilità che segnalano il difficile adattamento della nostra economia alle nuove regole competitive imposte dalla moneta unica. In primo luogo, le esportazioni continuano a registrare incrementi ben al di sotto delle medie storiche e molto distanti dall’incremento degli scambi mondiali. Nel 1999, le vendite all’estero dell’Italia segneranno una diminuzione (-0,6) e dunque, nell’ultimo quadriennio, l’aumento cumulato delle esportazioni supererà di poco il 7 per cento. Nello stesso periodo, il volume del commercio mondiale è aumentato di circa il 25 per cento (stime Fmi), mentre le esportazioni dei paesi euro sono cresciute del 23 per cento. Nonostante l’eredità delle forti svalutazioni della prima metà del decennio, l’industria italiana incontra evidenti difficoltà nel difendere le proprie quote sui mercati internazionali. In secondo luogo, l’inflazione ha sorprendentemente rialzato la testa. Innescata dal l’aumento del prezzo del petrolio, l’accelerazione inflazionistica sembra essersi diffusa, nella seconda metà dell’anno, all’intero insieme dei capitoli di spesa delle famiglie. È così aumentato il differenziale rispetto all’Europa, dove non si riscontrano analoghi fenomeni di diffusione inflazionistica. Il rischio di tutto ciò è che l’aggiustamento dei prezzi relativi incida sulla competitività della nostra produzione e dunque sui recupero delle esportazioni.