In questo rapporto si presentano le prime previsioni per il triennio 1997-99. Per quanto riguarda la finanza pubblica, in esse si tiene conto degli effetti della manovra integrativa 1996 recentemente attuata dal governo con decreto legge. Scontati questi effetti, le proiezioni di entrate e di spese sono per il resto «tendenziali», poiché non considerano interventi ulteriori. È ben vero che il Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) 1997-99 indica le dimensioni dei tagli di spesa e degli aumenti di entrata da ottenere per conseguire gli obiettivi fissati. Esso tuttavia non specifica su quali settori verranno operati i tagli e in quali comparti di imposizione verranno reperite le entrate; inoltre, poiché tagli e prelievi vengono riferiti al settore statale, può avvenire che un intervento che appare come riduzione di spesa in quell’aggregato si configuri in realtà come aumento di prelievo nell’aggregato delle amministrazioni pubbliche (come avviene quando un taglio di trasferimenti statali obbliga gli enti decentrati ad aumentare imposte o tariffe). In attesa della legge finanziaria e del provvedimento collegato è parso vacuo costruire a tavolino una manovra ipotetica per simularne gli effetti.