Rapporto Cer 3/1993

Questo rapporto viene dato in stampa nove mesi dopo l’inizio della crisi che ha portato la lira fuori degli accordi di cambio europei. Non si può non rilevare che la situazione della nostra economia si presenta ora, e per il prossimo futuro, meno preoccupante. Se le condizioni politiche e istituzionali lo permetteranno, la nostra economia potrà avviarsi su un sentiero di lento ma costante riequilibrio, beneficiando dei vantaggi della svalutazione senza doverne pagare in misura eccessiva i costi. In particola re la discesa dell’inflazione osservata negli ultimi mesi dovrebbe risentire solo in misura contenuta e, soprattutto temporanea, della caduta del cambio – il cui livello nominale si colloca oggi su livelli più vicini a quelli dettati dall’andamento dei “fondamentali”. Ciò dovrebbe consentire ulteriori cali dei tassi di interesse con conseguenti benefici tanto per la finanza pubblica che per le imprese.
La prima parte del rapporto presenta i risultati della previsione, che si colloca in un contesto di progressivo deterioramento del quadro economico internazionale. Per tutte le aree industrializzate, infatti, malgrado il tendenziale ribasso dei tassi di interesse, gli effetti espansivi agiranno soltanto nel medio periodo e con effetti diseguali.