Rapporto CER 2/2009

L’espansione monetaria e della spesa pubblica ha permesso di circoscrivere gli effetti della crisi finanziaria. La recessione mondiale ha toccato un punto di massima intensità nel primo trimestre dell’anno dopo di che e gli indicatori hanno iniziato una fase di lenta risalita. I rallentamenti dalla scorsa estate hanno comunque determinato una caduta tendenziale dei livelli di attività anche nel secondo trimestre; risultati dello stesso segno dovrebbero registrarsi nella seconda parte dell’anno. Il recupero in corso resta sostenuto dalle politiche economiche; non esprime né un ritrovato vigore dei sottostanti economici, né un compiuto riassorbimento degli squilibri che hanno generato la grande crisi. Stimiamo, nel primo capitolo del Rapporto, che a fine anno la contrazione del commercio internazionale sarà pari al 12 per cento. Secondo la nostra valutazione nel 2012 non saranno ancora recuperati i ritmi di crescita precedenti la recessione. Non ci troviamo infatti all’interno di un normale episodio di oscillazione ciclica, bensì nel pieno di una correzione strutturale che modificherà i caratteri di fondo del sistema internazionale e necessiterà di tempi lunghi per essere completata.