Il decreto legislativo n.124 del 21 aprile 1993 ha finalmente regolamentato la materia della previdenza complementare.
Per poter valutare la natura e la qualità della regolamentazione occorre comprendere se le innovazioni introdotte nelle opzioni a disposizione degli operatori o le modifiche nel loro sistema di convenienza siano tali da condurre ad un risultato più desiderabile rispetto alla situazione precedente.
Il risultato generato dalla legislazione può essere valutato in termini di effetti sul bilancio pubblico, sul mercato del lavoro, sul livello complessivo di copertura pensionistica, sui fondi pensioni attualmente esistenti (tavola 1) e, soprattutto, in termini di coerenza con l’obiettivo dichiarato dal legislatore di favorire una crescita equilibrata della previdenza complementare e, per questa via, un miglioramento della struttura finanziaria italiana.