Questo Rapporto analizza la situazione economica con cui si apre la XVIII legislatura e propone delle prime valutazioni sui provvedimenti che potrebbero maggiormente caratterizzare la futura azione di governo. L’analisi è necessariamente basata su un set informativo limitato, dal momento che il quadro programmatico di finanza pubblica non è ancora stato definito e che le indicazioni più compiute sull’orientamento che si vuole imprimere alla politica economica sono contenute in un documento – il Contratto per il Governo del cambiamento – privo per sua natura di dettagli sulle modalità di attuazione e copertura dei provvedimenti. Né può ancora essere chiaro l’equilibrio che si stabilirà all’interno dell’esecutivo, con il Ministro dell’economia chiamato a preservare i saldi di bilancio, a fronte di un programma che annuncia tanto tagli di entrate quanto aumenti di spesa. Nella costruzione dell’esercizio di previsione occorre poi tenere conto di quella che sembra essere la volontà di definire gli obiettivi di bilancio forzando il più possibile le regole del coordinamento europeo. Una scelta che andrà meglio declinata all’interno di un quadro di compatibilità macroeconomiche, ma già ora tale da delineare una rottura del modello di politica economica che ha prevalso negli ultimi quarant’anni. É importante considerare con qualche dettaglio questo aspetto, che costituisce il baricentro intorno al quale ruotano le analisi del Rapporto.