Rapporto CER 1/2009 (also available in English)

L’attuale crisi economica ha avuto origine negli Stati Uniti e si è diffusa al resto del mondo attraverso mercati finanziari e dei beni integrati a livello globale. La crisi dei subprime è stata solo lo shock che ha colpito un sistema finanziario molto debole. A sua volta, la fragilità del sistema è stata la conseguenza di una serie di decisioni a livello micro e macroeconomico, che prese singolarmente parevano incapaci di nuocere, ma che accumulate si sono invece rivelate devastanti. A livello micro, la deregolazione finanziaria aveva gonfiato una «bolla» e spinto le banche a dipendere prevalentemente da fondi a breve, determinando uno squilibrio tra attività a lungo termine e passività a breve. Quando i tassi di interesse hanno cominciato a salire, dopo il 2004, la bolla speculativa è scoppiata – causando un processo di deleveraging da parte delle banche che ha portato ad una paralisi del credito. A livello macro, la politica monetaria accomodante della Fed ha alimentato la bolla mentre la dinamica dei prezzi al consumo era contenuta dall’elevata concorrenza nell’economia globale. Tutto ciò ha, nel frattempo, incrementato gli squilibri internazionali perché i consumatori americani avevano pochi incentivi a risparmiare, mentre gli avanzi commerciali asiatici finanziavano l’espansione.