Rapporto Cer 1/2006

In Italia come nel resto d’Europa, sono divenuti concreti i segnali di inversione del ciclo economico. I dati del primo trimestre 2006 (1,5 per cento di crescita del Pil, quasi 3 per cento di aumento della produzione industriale) sovrastimano probabilmente l’intensità del recupero in atto, dal momento che il confronto viene effettuato, tanto in termini tendenziali che congiunturali, con periodi caratterizzati da andamenti recessivi. La nostra previsione non si discosta tuttavia dalle cifre contenute nelle statistiche ufficiali più recenti: l’incremento del Pil sarebbe dell’1,2 per cento nel 2006 e dell’1,4 per cento nel biennio successivo. L’accelerazione della crescita rispetto al 2005 verrebbe sostenuta da tutte le componenti della domanda.
I risultati della nostra previsione indicano che gli andamenti correnti porterebbero l’economia italiana al di fuori del periodo di stagnazione protrattosi per tutta la prima parte del decennio. Questi stessi andamenti non sarebbero però sufficienti a recuperare i tassi di espansione conseguiti nella seconda parte degli anni Novanta. Le stime del Rapporto restano cioè modeste se collocate in prospettiva storica: esse riflettono un abbassamento del potenziale di crescita.