Rapporto Cer 1/1988

Con questo primo Rapporto di previsione del 1988 si completa il lungo e tedioso inseguimento della legge finanziaria, ora approvata in via definitiva dopo cinque mesi di travagli. Prima di occuparsi del trattamento inflitto alla legge dalla Camera dei Deputati e quasi per intero recepito nel testo finale, il Rapporto dedicai! suo primo capitolo all’analisi del consuntivo stimato per il 1987. Il 1987 è un anno che è cominciato male e finito assai meglio per il commercio estero; che ha smentito le aspettative di estate di ripresa dell’inflazione; che è cominciato mediocremente ed è finito pessimamente per i conti pubblici. Questi andamenti vengono commentati, con particolare attenzione per il commercio estero e per la finanza pubblica (i cui risultati hanno posto anche il CER nella categoria degli ottimisti). Le ipotesi di previsione vengono commentate nel secondo capitolo. Per quanto riguarda il quadro internazionale, il dato più rimarchevole è la forte ripresa del commercio mondiale in corso dalla seconda metà del 1987. Ragionevolmente, l’assetto dell’economia internazionale pare ancora lontano da una stabilizzazione ed esposto a possibilità, o probabilità, di ulteriori turbolenze. Le turbolenze passate, tuttavia, non sembrano aver danneggiato l’evoluzione dell’economia reale, talché gli organismi internazionali hanno migliorato le loro previsioni a breve termine sulla crescita del commercio. Nello stesso secondo capitolo vengono ridefinite le ipotesi di finanza pubblica, che risultano ora più espansive, soprattutto per gli effetti sul reddito disponibile. Nel terzo capitolo vengono illustrate le previsioni aggiornate per il biennio 1988-89. Per l’economia reale paiono essere anni tranquilli, anche se non entusiasmanti. Prosegue una crescita moderata, ma stabile e di poco superiore a quella di altri paesi europei. L’inflazione esaurisce la sua discesa e si stabilizza ad un tasso fra il 4,5 e il 5%: è il risultato di una riduzione del contributo interno e di un aumento di quello esterno. La bilancia commerciale peggiora, nonostante un discreto andamento delle esportazioni; si manifesta un modesto disavanzo della bilancia corrente.