A due anni dalla crisi finanziaria sembra che il sistema bancario italiano possa incominciare a intraprendere la strada della normalizzazione. In questi due anni la normale attività di intermediazione è stata gravemente influenzata dalla generalizzata perdita di fiducia sulla stabilità degli operatori finanziari, con conseguenze pesanti sulla redditività del sistema. Come noto quello italiano è stato uno dei sistemi bancari nazionali meno colpiti dalla crisi sistemica, minori sono state dunque le necessità di sostegni pubblici, minori sono state le ricadute in termini macroeconomici. Contrariamente all’opinione diffusa, infatti, la riduzione dell’attività di prestito in Italia non ha mai assunto le caratteristiche né di un credit crunch né di un credit squeeze, sia in senso assoluto sia relativamente a quanto accaduto in altri paesi.