Rapporto Banche 2/1999

Ad agosto la raccolta bancaria presentava un aumento annuo del 3 per cento. In linea con il pro cesso di polarizzazione della raccolta in atto da tempo, gli incrementi più pronunciati hanno riguardato i conti correnti (16,9 per cento) e le obbligazioni (7,1 per cento). Sempre ad agosto il tasso di incremento annuo degli incrementi bancari risultava prossimo al 9 per cento, in accelerazione dunque rispetto alla prima parte dell’anno. La crescita dei prestiti bancari è stata particolarmente accentuata per le famiglie consumatrici, mentre, seppure in crescita, gli impieghi al settore produttivo non mostrava no particolari spinte accelerative. Anche in questo caso le tendenze in atto riflettono processi in corso da tempo: in effetti tra il 1991 e il 1999 ad una diminuzione di circa 5 punti percentuali della quota dei prestiti al settore produttivo ha corrisposto un aumento di 6 punti percentuali della quota degli impieghi alle famiglie consumatrici. All’accelerazione nel corso del 1999 della dinamica degli impieghi bancari hanno contribuito sia fattori di domanda che fattori di offerta. È indubbio che i bassi tassi di interesse a lungo termine e l’andamento dei prezzi degli immobili hanno favorito una elevata domanda di mutui ipotecari da parte delle famiglie. È altresì vero peraltro che le banche hanno evidenziato un’accresciuta propensione a erogare fondi. A questo comportamento delle banche ha indubbiamente contribuito il significativo miglioramento della qualità dei prestiti dovuto sia a un accresciuto grado di solvibilità delle imprese (da collegare con l’evoluzione ciclica) sia a progressi nelle tecniche di screening e monitoring utilizzate dalle banche.