Qualcuno salvi il credito alle imprese

I dati di dicembre 2014 del sistema bancario mostrano ulteriori generalizzati miglioramenti nella dinamica delle più importanti variabili bancarie.
Gli impieghi alle famiglie migliorano, i tassi di interesse rimangono su livelli eccezionalmente bassi, persino le sofferenze iniziano a mostrare un più evidente rallentamento nel trend di crescita.L’unica variabile che ancora non mostra segnali di inversione è il credito alle imprese. La variazione annua registrata in dicembre è sempre in territorio negativo e non mostra evidenti miglioramenti. Per tutto il 2014, quindi, il credito alle imprese non ha risentito degli effetti positivi della politica monetaria espansiva e della stabilizzazione dell’economia.La raccolta bancaria continua a contrarsi, soprattutto a causa della forte riduzione dello stock di obbligazioni bancarie. Rimane vivace la crescita dei depositi in conto corrente.La liquidità attinta dalle banche presso la Banca d’Italia è calata di oltre 30 miliardi. Le MRO si sono ridotte di 10 miliardi, mentre le LTRO scendono di oltre 20 miliardi per effetto dei rimborsi delle aste a tre anni ormai in scadenza.Per quel che riguarda i tassi di interesse, da segnalare è il tasso interbancario overnight in territorio negativo.
Da incorniciare il 2014 dei fondi comuni aperti. La raccolta netta è stata positiva e pari a oltre 85 miliardi, ben 40 miliardi in più del già positivo 2013.

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