I dati di maggio 2015 confermano gli andamenti evidenziati nel corso degli ultimi mesi. La variazione del credito netto alle famiglie è risalita fino a quota 0 percento, preludio di un prossimo ritorno all’espansione. Al contrario, rimane negativa la dinamica del credito al settore produttivo, pur all’interno di una tendenza al lento miglioramento.
Per quel che riguarda le sofferenze lorde, il mese di maggio ha manifestato un leggero miglioramento per le famiglie consumatrici, ma un altrettanto lieve peggioramento per il settore produttivo. Il processo di riduzione della rischiosità si conferma non lineare nel tempo e torna ad aumentare la differenza tra i tassi di crescita delle sofferenze delle famiglie e delle imprese.
La raccolta bancaria mostra segnali di miglioramento, pur continuando a contrarsi. L’andamento delle varie forme è coerente con le indicazioni fornite negli ultimi mesi: la flessione della raccolta è dovuta in modo particolare alle obbligazioni e ai depositi a durata prestabilita, mentre rimane vivace la crescita dei depositi in conto corrente.
La liquidità attinta dalle banche presso la Banca d’Italia è aumentata di 16,2 miliardi tra maggio e giugno. Le MRO si sono ridotte di 0,9 miliardi, mentre l‘ammontare delle LTRO è cresciuto di 17,1 miliardi.
Per quel che riguarda i tassi di interesse, il mese di maggio ha mostrato una riduzione nel tasso di emissione delle obbligazioni e una crescita del tasso relativo ai PCT. Negli altri casi le variazioni sono state molto limitate. Tutti i tassi sono a maggio 2015 più bassi rispetto a 12 mesi prima.
I primi cinque mesi del 2015 confermano l’andamento positivo della raccolta dei fondi comuni aperti. Nel mese di maggio la raccolta è stata positiva e pari a 11,6 miliardi, 5,4 miliardi in più del 2014 e 2,7 miliardi in più del 2013.