Nell’Aggiornamento diffuso lo scorso 30 settembre auspicavamo che il governo non adottasse ulteriori misure correttive di finanza pubblica. La nuova impostazione programmatica va oltre il nostro auspicio. La manovra diventa espansiva e si affermano con chiarezza due principi che condividiamo pienamente: il primo è che l’Italia e l’Europa soffrono anche di un vuoto di domanda aggregata; il secondo è che le metodologie con cui la Commissione determina i livelli del saldo strutturale di bilancio vanno maneggiate con grande cautela, essendo concreto il rischio che esse favoriscano l’adozione di manovre pro cicliche.