ROMA – Il CER (Centro Europa Ricerche) ha presentato questa mattina il Rapporto Ambiente 2013 sull’impatto macroeconomico della Strategia Energetica Nazionale. Il Rapporto, realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente, valuta le ricadute del piano di investimenti da 180 miliardi destinato allo sviluppo delle rinnovabili, all’efficienza e all’ottimizzazione della gestione delle fonti fossili. Il piano, se accompagnato dal progressivo riavvicinamento del prezzo dell’energia italiano ai più bassi livelli europei, potrebbe rappresentare secondo il CER un importante volano per la crescita e un fattore di recupero di competitività per sistema produttivo nazionale. Nelle simulazioni del Rapporto, al 2020, il livello del Pil risulta infatti più elevato di circa il 2,5% nell’ipotesi di realizzazione dei piano tracciato dalla SEN rispetto ad uno scenario base business as usual: una maggiore crescita spiegata per metà dagli investimenti previsti e per metà da minori importazioni e maggiori consumi. La maggiore crescita porterebbe benefici anche ai conti pubblici. Inoltre, la completa attuazione degli investimenti previsti dalla SEN consentirebbe di superare ampiamente gli obbiettivi concordati in sede europea. Al 2020, le emissioni di gas a effetto serra scenderebbero infatti intorno a 410 Mton (contro un obbiettivo di 472) mentre il peso delle rinnovabili sui consumi finali di energia sarebbe al 22% (contro un obbiettivo del 17%).
formiche .net riprende il Rapporto del Cer “Il nuovo quadro energetico ambientale della SEN: stime di impatto macroeconomico”
L’INDRO intervista Alessandro Carettoni sul Rapporto Ambiente del Cer